mercoledì 10 settembre 2008

IL RILANCIO DEL NUCLEASRE IN ITALIA

Il tema del rilancio del nucleare è ormai in pieno dentro l'agenda politica di questo Governo :
 
a)       18 giugno 2008 : approvato dal Consiglio dei Ministri il Piano triennale per lo sviluppo. In questo Piano si definiscono le prime norme per la Strategia energetica nazionale –da approvare entro il giugno 2009. Fra queste, si definisce il ritorno al nucleare, con l'obiettivo di arrivare a coprire il 25% del fabbisogno elettrico nazionale.
b)      Agosto 2008 : il Parlamento approva le legge n. 133/08. L'art. 7 della legge conferma le linee del Piano e delega al Governo la definizione entro dicembre 2008, dei criteri e dei siti di localizzazione degli impianti, delle misure compensative da riconoscere alle popolazioni e la costituzione delle autorità di controllo della sicurezza.
 
Il Ministro Scajola ha confermato che entro il dicembre 2008 verranno definiti i siti.
Naturalmente, anche per quanto riguarda le centrali nucleari, vale il DPCM approvato l'8 aprile scorso da Prodi –entrato in vigore il 1 maggio 2008- per cui i siti potranno essere coperti da segreto di Stato.
E si può ipotizzare che, anche per le centrali nucleari, verrà esteso il DL Berlusconi n. 90 del 23 maggio 2008, che, pur riguardando la situazione specifica dell'emergenza rifiuti in Campania, assume decisioni sicuramente estensibili ad altri campi e al nucleare in primis.
Di conseguenza, è quasi sicuro che i siti delle centrali nucleari verranno dichiarati "aree di interesse strategico nazionale" con la facoltà della futura Autorità di controllo di chiedere l'impiego delle Forze Armate per la vigilanza e la protezione dei cantieri e dei siti.
Così come, è quasi sicuro che verranno estese al nucleare le norme fasciste del medesimo decreto che stabiliscono come "chiunque si introduca abusivamente nelle aree di interesse strategico nazionale o impedisca o renda più difficoltoso l'accesso autorizzato alle aree medesime è punito con l'arresto da tre mesi a un anno", mentre "chiunque distrugga, deteriori o renda inservibili componenti impiantistiche e beni strumentali connessi  è  punito con la reclusione da uno a quattro anni". Last but not least, come se si trattasse di organismi istituzionali, il decreto stabilisce "lo scioglimento immediato di eventuali comitati di protesta".

 

Alleghiamo una proposta di Marco Bersani di Attac Italia per il rilancio del movimento antinucleare in Italia


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