martedì 11 novembre 2008

In morte di Miriam Makeba

 
In morte di Miriam Makeba
da "il  paese delle donne"
 
Miriam Makeba a Castel Volturno per respingere l'odio razziale

Un posto giusto per una donna

di Doriana Goracci
 
Non c'è un posto giusto per morire, come non c'è un posto giusto per nascere: Miriam Makeba aveva chiaro dove vivere e portare il suo corpo e la voce. Domenica 9 novembre non è capitata per caso in Italia , a Castel Volturno, come non era stato un caso avere organizzato con lei un concerto a più voci, nazionali e internazionali anche con chi è nera.

La città e la grande famiglia che l'hanno ospitata, per cantare l'ultima volta e questo nessuno lo poteva sapere, l'hanno fatto per respingere con tutta la forza l'odio razziale e il pregiudizio.

Vicino a lei, Maria Nazionale, una Maria come tante, il volto di una donna nel film "Gomorra", che come il libro non è fiction ma atroce realtà e l'amica Sonia Aimy protagonista del film denso d' immagini e suoni "Mama Africa", girato tra la Nigeria e l'Italia.

Nel 1956 Miriam scrisse Pata Pata, un ritmo che ha fatto il giro del mondo, cantata anche dalle donne che la pelle nera non l'hanno ma avevano e hanno la voglia di prendere forza da quel ritmo, gioiosamente: solo dopo molti anni, quella canzone, sarebbe diventata magica e famosa.

In America, Miriam non ebbe vita facile, era considerata una radicale, un'estremista pericolosa, come il compagno che sposò: Stokely Carmichael, uno dei leader dei movimenti radicali neri. Tornò in Africa, in Guinea. Cominciarono poi i premi, i riconoscimenti avuti dai più grandi del mondo. Si disse che viveva senza un attimo di respiro, combatteva sempre: lo fece anche con un cancro.

Miriam ha trovato il posto giusto, ancora una volta, per scatenare la pata pata, danza sudafricana da lei innumerevoli volte cantata e ha scatenato un temporale improvviso, un'acquazzone rigeneratore come dicono i napoletani, incredibilmente nella stessa maniera : s'è scatenato "o pata-pata ".

Niente giudizi, niente pre-giudizi, da imitare come tutte le donne africane: indossano a qualunque età i colori della vita e danzano, tra terra e cielo, per sempre.

10 novembre 2008

domenica 9 novembre 2008

Incontro "se questo è un uomo"

Riceviamo e invitiamo a partecipare
 

 

ASSOCIAZIONE PINEROLESE

PER  LA  CONOSCENZA, LA  DIFESA, L'ATTUAZIONE 

DELLA  COSTITUZIONE  ITALIANA

 

Sito internet:  http://www.attuarelacostituzione.it

E-mail:perlacostituzione@gmail.com  -  Tel. 012176890  ore serali (Giuseppe Buzzanga)

 

COMUNICATO STAMPA

 

SABATO 15 NOVEMBRE - ore 15

Teatro del Lavoro - Via Chiappero 12 (nel cortile) – Pinerolo

 

incontro sul tema:

Se questo è un uomo

60° Anniversario  della Dichiarazione universale dei Diritti dell'uomo

 

Intervengono:

- Sergio Coalova: partigiano,  deportato a Mauthausen

- Mario Mauro: presidente ANPI di Pinerolo, presidente Comunità Pedemontana

- Elvio Fassone: giurista, ex magistrato, senatore

- Massimo L. Salvadori: docente di Storia delle dottrine politiche

modera: Franco Milanesi, insegnante

 

All'indomani della seconda Guerra mondiale e degli orrori che l'avevano preceduta, il deportato perché ebreo e antifascista, Primo Levi, scrisse un monito per le generazioni successive: «Voi che vivete sicuri. Nelle vostre tiepide case, voi che trovate tornando a sera il cibo caldo e visi amici:considerate se questo è un uomo. Che lavora nel fango. Che non conosce pace. Che lotta per un pezzo di pane ...»

I suoi contemporanei riflettendo su "quello che è stato" scrissero la Costituzione italiana e la Dichiarazione dei diritti dell'uomo (1948)

Oggi, purtroppo, molti di quei princîpi non trovano ancora piena attuazione. Cosa fare? Forse è ancora necessario un grande esercito. Ma un grande esercito senza generali, strateghi o condottieri. Un esercito composto da un popolo minuto, da persone che intervengano in mille modi, a più livelli, in una paziente azione quotidiana. Come le tante madri della Plaza de Mayo, come coloro che combattono le varie mafie, che resistono alla tortura, alla discriminazione razziale, alla sopraffazione. Tutti uniti in una ostinata protesta contro l'inaccettabile. Serve  l'impegno di tutti noi, ciascuno con le sue piccole grandi possibilità, forte solo di valori e di ideali, che sono scritti nella Costituzione italiana e nella Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo. entrambe approvate sessant'anni fa.

 

l'Ufficio stampa

 

Allegato: scheda dell'incontro



--
Il gruppo 17 luglio si incontra presso l'Arci di Pinerolo. Prende il suo nome della data di costituzione:17 luglio 2007. Si occupa di decrescita, sostenibilità e diritti.
Se non desideri ricevere altre mail dal gruppo, invia una mail di risposta scrivendo CANCELLAMI nell'oggetto.

sabato 1 novembre 2008

Incontro 7 novembre

 Riceviamo e invitiamo a partecipare

 

 
VENERDÌ 7 NOVEMBRE 2008, ALLE ORE 20,30

presso il Teatro del Lavoro – via Chiappero 12 (nel cortile) - Pinerolo

 

Incontro sul tema «IN-DIFFERENZA: filonazismo, razzismo,xenofobia»

 intervengono:   
Francesco Ciafaloni, ricercatore dell'IRES/CGIL "Lucia Morosini, e presidente del Comitato  "oltre il razzismo"
Bruno Manghi, sociologo, direttore del Centro nazionale studi della CISL
modera:           
Luca Morosini, praticante avvocato

 

L'Associazione pinerolese «Per la conoscenza, la difesa, l'attuazione della Costituzione» propone un incontro pubblico per riflettere sulla nostra "indifferenza" di fronte ai fenomeni di razzismo e xenofobia che attraversano la nostra società. Razzismo che si manifesta in ripetuti episodi di cronaca, in dichiarazioni di politici. Inoltre secondo alcune inchieste il razzismo italiano è un "pensiero ordinario". Abita il pianerottolo dei condomini, le fermate dell' autobus, i tavolini dei bar, i vagoni ferroviari. L' Italia razzista è la geografia di un odio di prossimità; un odio «naturale», dunque apparentemente invisibile, anche statisticamente, fino a quando non diventa fatto di sangue. Ma è davvero così? L'incontro si propone di analizzare le "differenze" che esistono nel fenomeno e nei nostri atteggiamenti di fronte ad esso. Cos'è filonazismo, cos'è razzismo, cos'è xenofobia.  Perché c'è paura dell'«altro»? L'indifferenza è una soluzione?

 

                                                                        

Pinerolo, 1 novembre 2008

 

Allegato: scheda dell'incontro

 

 

Si ringrazia per la segnalazione alle vostre "liste di distribuzione"

 

 

 



--
Il gruppo 17 luglio si incontra presso l'Arci di Pinerolo. Prende il suo nome della data di costituzione:17 luglio 2007. Si occupa di decrescita, sostenibilità e diritti.
Se non desideri ricevere altre mail dal gruppo, invia una mail di risposta scrivendo CANCELLAMI nell'oggetto
.